COVID-19: TUTTI I SOSTEGNI ECONOMICI PER CHI RISIEDE IN UK

di Gabriella Bettiga
“A causa della pandemia di Covid-19 molti cittadini europei residenti nel Regno Unito si trovano in una difficile situazione economica. C’è chi ha perso il lavoro e chi vede i guadagni della propria impresa diminuire drasticamente”. Su LondraItalia.com, il portale di informazione on line bilingue diretto da Francesco Ragni, la legale e giornalista Gabriella Bettiga fornisce ai connazionali nel Regno Unito la lista completa dei supporti in base alla propria situazione lavorativa e sociale.
“Il governo sta implementando una serie di aiuti economici che vanno dalla cassa integrazione all’accesso a sussidi e fondi pubblici. Mentre molti schemi sono accessibili a tutti, per altri è necessario dimostrare la propria residenza legale in UK.
Sul sito gov.uk troverete informazioni dettagliate sulle misure prese e in caso di bisogno vi invitiamo a richiedere consigli specifici presso il vostro Citizens Advice Bureau.
In questo articolo vi offriamo una panoramica generale degli schemi esistenti e di quanto il vostro status immigrativo influisca sulla possibilità di utilizzarli.
I lavoratori dipendenti con sintomi di covid-19 hanno diritto allo statutory sick pay, un pagamento per malattia versato dal datore di lavoro, accessibile fino a 28 settimane. La cifra settimanale percepibile è £94.25. Anche chi non è malato ma si prende cura di un familiare convivente malato o vulnerabile ha diritto a ricevere questo sussidio.
Se invece non potete lavorare a causa della quarantena, potete decidere insieme al vostro datore di lavoro di essere messi in cassa integrazione. Questo sistema permetterà a voi di ricevere almeno l’80% del vostro normale stipendio, fino a £2500 al mese, ed al vostro datore di lavoro di recuparare questa somma dallo Stato. Il vostro datore di lavoro potrà anche decidere di continuare a pagarvi l’intero stipendio, ma sarà rimborsato solo fino all’80%. Se siete in cassa integrazione non potrete svolgere alcuna funzione lavorativa per quel determinato impiego.
Se avete più di un lavoro, potete essere messi in cassa integrazione dai vari datori di lavoro, o continuare a lavorare per alcuni e non per altri. Lo schema si applica anche a direttori di limited companies che percepiscono uno stipendio dalla società, a patto che non lavorino per la società durante il periodo in cui sono in cassa integrazione. I lavoratori autonomi non possono beneficiare di questo schema, ma possono accedere al Self-Employment Income Support Scheme o avere accesso all’Universal Credit, se soddifano i vari requisiti.
Il Self-Employment Income Support Scheme prevede l’elargizione di una somma da parte dello Stato pari all’80% del guadagno netto mensile, fino ad un massimo di £2500 al mese. Potrà beneficiare di questa misura solo chi ha avuto un profitto inferiore a £50,000 annui e a patto che almeno metà dei propri guadagni derivi dal lavoro autonomo. L’ufficio delle tasse HMRC contatterà direttamente chi può beneficiare dello schema.
Se nessuna di queste soluzioni vi è di aiuto, potreste aver diritto a fare domanda online per Universal Credit. I requisiti minimi sono un basso o nessun guadagno, la maggiore età, la residenza in UK e l’avere risparmi inferiori a £16,000. I risparmi del vostro partner convivente vengono cumulati.
Per accedere a questo ed altri fondi pubblici è necessario dimostrare di essere abitualmente residenti in UK o avere la cittadinanza britannica. Chi ha ottenuto il settled status non dovrebbe avere problemi, a patto che continui a risidere in UK, ma attenzione perchè il pre-settled status non è sufficiente a dimostare la residenza abituale in UK.
Chi non ha ancora presentato domanda ai sensi dell EU Settlement Scheme o ha solo ottenuto il pre-settled status dovrà perciò dimostrare la propria residenza legale ed abituale in UK sulla base delle norme europee che resteranno ancora in vigore fino al 31.12.2020.
Questo significa che si dovrà dimostrare di vivere in UK come lavoratori autonomi o dipendenti, studenti o persone economicamente autosufficienti, o dipendenti da membri di famiglia con diritto a risiedere in UK. Chi è in cerca di lavoro potrebbe avere difficoltà a dimostrare di avere diritto a fondi pubblici, specialmente se è arrivato in UK da poco o non ha mai lavorato.
Pertanto il cittadino europeo che abbia perso il lavoro (dipendente o autonomo) e sia in cerca di un nuovo impiego dovrà provare l’impossibilità temporanea a lavorare a causa di incidente o malattia, o maternità, oppure dovrà dimostrare aver lavorato per un certo periodo di tempo precedente”. (aise)

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