Durante i lavori del Comitato di Presidenza del CGIE, riunito a Roma presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale dal 12 al 14 luglio scorsi alla presenza del sottosegretario Vincenzo Amendola, del direttore generale per gli italiani all’estero e le politiche migratorie Luigi Vignali e dei dirigenti del MAECI, si è discusso anche delle modalità per avviare i lavori preparatori dell’assemblea plenaria della Conferenza permanente tra lo Stato, le Regioni, le Province Autonome e il CGIE.
Alla riunione erano anche presenti i rappresentanti delle Regioni e delle Consulte per l’emigrazione e in rappresentanza della VI commissione del CGIE, il consigliere Carlo Ciofi.
Erano presenti per la Regione Sicilia, titolare delegata nel coordinamento regionale per gli italiani all’estero, Margherita Cappelletti, Rocco Romaniello e Donato Pafundi per la Regione Basilicata delegata dalle consulte regionali e Franco Santellocco per la Regione Abruzzo.
“Dopo aver preso atto dei lavori svolti in questo anno e mezzo dalla VI commissione assieme alle consulte regionali”, come si legge in una nota del CGIE, “si è convenuti di convocare orientativamente la IV assemblea plenaria della Conferenza permanente Stato – Regioni – Province Autonome – CGIE, che per effetto della legge n.198 deve essere convocata ogni tre anni, nel 2019 al fine di verificare ed aggiornare lo stato delle nostre comunità all’estero e per discutere sulle novità del quadro istituzionale e delle nuove proiezioni in relazione anche alla ripresa della nuova emigrazione”.
“Alla fine della discussione molto sentita da tutte le parti presenti alla riunione”, prosegue la nota, “si è deciso di procedere all’istituzione di un primo tavolo di lavoro tra il CGIE e le direzioni generali dei vari ministeri competenti in materia emigratoria. Sarà compito del CGIE acquisire i primi contatti e promuovere l’iniziativa”.
“Gli sviluppi di questo primo incontro”, conclude la nota del CGIE, “dovranno portare all’indicazione dei temi, dei soggetti e dei tempi entro i quali realizzare l’evento, di cui il Comitato di Presidenza è profondamente convinto, affinché negli anni a venire la questione migratoria italiana possa essere intesa e vissuta non come un trauma ma come una delle tante opportunità per chi vorrà liberamente fare esperienze professionali e spostarsi nel mondo”.
FONTE: aise.it