Ritorna la mostra su Sylvia Pankhurst e Silvio Corio alla Charing Cross Library di Westminster, a Londra

Resta aperta fino al 28 aprile la mostra ‘Sylvia and Silvio’ organizzata da Anpi-London e curata dallo scrittore e storico Alfio Bernabei. I due famosi ribelli che furono schedati dall’Ovra si riappropriano dell’ex Casa del Fascio a due passi da Trafalgar Square, ingresso libero.

 

E’ stata rimontata nello splendido palazzo vicino a Trafalgar Square che fu la sede del Partito fascista italiano a Londra tra il 1936 e il 1940 la mostra dedicata alla suffragetta Sylvia Pankhurst e al suo compagno Silvio Corio curata dallo storico della comunità italiana in Inghilterra Alfio Bernabei, autore del romanzo appena uscito ‘L’estate prima di domani’ (Castelvecchi), anche questo ambientato tra Londra e l’Italia nel periodo tra le due guerre.

I nove pannelli dedicati ai due famosi ribelli che furono tra i primi in Inghilterra a lanciare l’allarme contro il fascismo fin dal loro incontro con Antonio Gramsci a Torino nel 1919 sono tornati da una tournée che ha toccato Manchester, Birmingham e Dundee, rimontati lungo la balaustra dove un tempo capeggiarono le parole “credere, obbedire, combattere.”
“E’ una sorta di riappropriazione di uno spazio che fu usato come quartier generale dal partito fascista italiano dove si tenevano conferenze, balli, concerti, incluso uno con Beniamino Gigli, e che fu anche la redazione del settimanale fascista ‘Italia Nostra’” spiega Bernabei “venne chiuso poche ore dopo la dichiarazione di Mussolini al Regno Unito del giugno 1940 e diventò poi sede delle truppe canadesi. Oggi è una biblioteca pubblica, la Charing Cross Library di Westminster, a due passi da Trafalgar Square.”
La Pankhurst rimane famosissima tra le suffragette che all’inizio dello scorso secolo adottarono l’azione diretta per ottenere il voto alle donne finendo spesso in prigione. Incontrò Silvio Corio che faceva il corrispondente per il quotidiano ‘Avanti!’ intorno al 1917 quando lei era editrice del giornale ‘Workers’ Dreadnought’. Da lì iniziò una collaborazione sui temi dell’anticolonialismo, dei diritti umani e dell’antifascismo che durò un’intera vita. Finirono entrambe schedati a Roma dall’Ovra, la polizia politica.La stampa fascista era furibonda contro la “femminista inglese” descrivendola come una zitella pazzoide desiderosa di farsi “massaggiare” dalla polizia britannica. Gli attacchi aumentarono quando la Pankhurst e Corio, diventati amici di Carlo Rosselli, lanciarono una persistente campagna contro l’invasione italiana dell’Etiopia.
Non è per caso che i due fanno un’apparizione significativa anche nel romanzo di Bernabei che è stato presentato recentemente all’Istituto Italiano di Cultura di Londra con la partecipazione di Helen Pankhurst, nipotina della coppia.
La mostra presentata dall’Anpi di Londra rimarrà aperta alla Charing Cross Library, Westminster, 4-6 Charing Cross Rd, London WC2H 0HF fino al 28 aprile, ingresso libero.
Vedi anche:

 


L’ estate prima di domani

Fine agosto 1922, due mesi prima della marcia su Roma. È in Galles che si presenta l’opportunità di mettere in imbarazzo Mussolini e il fascismo sul piano internazionale. Al porto di Cardiff è in arrivo la prima nave con un equipaggio formato interamente da fascisti. Si decide di boicottarla. La protesta ha inizio in un caffè gestito da italiani e frequentato da anarchici, comunisti e repubblicani. Gli eventi prendono una svolta drammatica quando il boicottaggio dei portuali produce un’escalation in cui si trovano coinvolti sindacati britannici, ministeri, Downing Street, fino a giungere a una tragica e amara conclusione. Una storia poco conosciuta che poteva cambiare le sorti dell’Italia mentre muove i primi passi verso il baratro del fascismo.

L’Espresso

 

 

ALFIO BERNABEI
Giornalista, ha lavorato per la Bbc e Channel 4. Suoi articoli sono apparsi su varie testate italiane e inglesi, tra cui «L’Espresso», «Panorama», «History Today», «Searchlight», ed è stato tra il 1985 e il 2000 corrispondente da Londra per «l’Unità». Ha trattato la questione dell’internamento degli italiani in Inghilterra e la tragedia dell’Arandora Star nel suo libro Esuli ed emigrati italiani nel Regno Unito 1920-1940 (Mursia, 1997) e nel documentario Dangerous Characters. Il suo ultimo saggio sul 1922 è stato pubblicato nel volume Fascism and anti-fascism in Great Britain (Pacini Editore, 2021). È autore di testi teatrali, rappresentati sia in Italia che all’estero, in particolare a Londra e a Edimburgo. Negli ultimi anni ha montato mostre sulla comunità italiana nel Regno Unito a Londra (Charing Cross Library, Westminster), Manchester e Dundee in Scozia.