"Influx", OIM presenta a Montecitorio il documentario di Luca Vullo sulla nuova emigrazione italiana a Londra

Influx”. È questo il titolo del documentario che Luca Vullo presenterà, dando mostra di un estratto del suo lavoro, mercoledì prossimo, 5 febbraio, che parla e riflette sul tema dell’immigrazione italiana oggi a Londra. Sarà, infatti, questo uno dei temi dell’evento organizzato dalla OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni) presso Palazzo Montecitorio, a Roma, voluto per discutere del fenomeno migratorio per l’Italia e dall’Italia.
Temi all’ordine del giorno in questa fase socio-politica che tutti i paesi stanno attraversando. Il documentario di Vullo, girato proprio a Londra, offre uno spaccato dell’immigrazione italiana contemporanea attraverso un mosaico di voci e volti che racconta lo sfaccettato panorama delle vite di immigrati ed expat, tra gioie, delusioni, sacrifici e opportunità. Ma come gli italiani, tanti immigranti raggiungono la penisola italiana in cerca di fortuna. Dunque l’Italia è un paese di arrivo o di partenza? Questo il tema del dibattito post proiezione, moderato dalla giornalista de “La Stampa”, Francesca Paci, in cui interverranno anche Alessandro Fusacchia (Deputato del Gruppo Misto); On. Francesca Galizia (Deputata del Movimento 5 Stelle); Laurence Hart (Direttore Ufficio di Coordinamento per il Mediterraneo dell’OIM); Sabrina Prati (Dirigente del Servizio Statistiche Demografiche dell’ISTAT); Marta Serafini (Giornalista, Corriere della Sera).
Luca Vullo non è nuovo in tema di emigrazione italiana. Infatti la sua prima opera di successo fu “Dallo zolfo al carbone” un documentario sul fenomeno migratorio derivato dal Patto Italo-Belga del 1946, che provocò l’emigrazione di migliaia di minatori e contadini italiani diretti nelle miniere di carbone in Belgio. L’artista con base a Londra da anni promuove l’Italia all’estero con i suoi film, con lo spettacolo “La voce del corpo” e il workshop formativi sulla gestualità italiana collaborando con numerose Università, Ambasciate e Istituti Italiani di Cultura e ha realizzato il primo spot per la promozione dello studio della lingua italiana nel mondo.
 
FONTE: aise
 

Lascia un commento