Referendum: 1,5 milioni di elettori esclusi dal voto. Lettera al Presidente Mattarella di oltre 50 connazionali all'estero

Alla pregiata attenzione
del Presidente della Repubblica italiana, Onorevole Sergio Mattarella
 
p.c. Presidente del Consiglio dei Ministri, Avvocato Giuseppe Conte
Presidente del Senato della Repubblica, Senatrice Maria Elisabetta Casellati
Ministra degli Interni, Dott.ssa Luciana Lamorgese
Presidente della Camera dei Deputati, Onorevole Roberto Fico
Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Onorevole Luigi Di Maio
 
 
Signor Presidente della Repubblica Mattarella,
sottoponiamo al Suo alto magistero la situazione in cui versa la rete diplomatico-consolare italiana all’estero, in procinto di organizzare, dove sarà possibile, nella Circoscrizione Estero le elezioni referendarie indette per confermare la riduzione del numero dei parlamentari.
Notizie diramate nei giorni scorsi dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale riportano la chiusura di almeno 20 sedi consolari all’estero a causa del contagio da Covid-19, e il ricovero di 29 impiegati. La diffusione della pandemia in vaste aree del mondo precluderà la partecipazione al referendum di almeno un milione e mezzo di elettrici ed elettori; in Brasile, dove vivono oltre 500.000 connazionali, per questi impedimenti i sindacati dei servizi postali hanno indetto uno sciopero a tempo indeterminato rendendo di fatto impossibile la trasmissione dei plichi elettorali.
La situazione all’interno della rete diplomatico-consolare italiana potrebbe precipitare come da alcune settimane denunciano tutti i sindacati dei lavoratori dello stesso Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale. Intanto, in anticipo alle scadenze procedurali previste dalla legge 27 dicembre 2001, n. 459 e del relativo regolamento di attuazione approvato con D.P.R. 2 aprile 2003, n.104, risulta che in alcune circoscrizioni elettorali dell’America latina, il plico elettorale contenente il materiale elettorale sia già arrivato il 21 agosto 2020 con largo anticipo rispetto alle scadenze ordinarie.
In concreto la partecipazione di 1,5 milioni di cittadini italiani è seriamente compromessa dall’acuirsi della pandemia in Paesi dove grande è la presenza italiana, dal Brasile alla Francia, dagli Stati Uniti alla Spagna, in Asia, Australia e in Sudafrica.  
Il contesto in cui si stanno preparando le consultazioni all’estero è a dire poco preoccupante, mentre il governo italiano (che ha appena prorogato lo stato di emergenza fino ad ottobre) non si è ancora espresso come sarebbe stato opportuno e auspicabile. Tra le nostre collettività all’estero l’informazione sull’oggetto referendario è assente. Si tratta, come sappiamo, di un fondamentale diritto di cittadinanza che non può subire alcuna limitazione, anche se comprendiamo la serietà delle ragioni che sono alla base dei provvedimenti di chiusura dei consolati.
 
Signor Presidente Mattarella, la scadenza referendaria è ormai molto ravvicinata, mancano solo 15 giorni all’invio del materiale elettorale, e i tempi previsti di ulteriore sviluppo della pandemia appaiono tali da indurre i sottoscrittori di questa missiva a chiederLe di assumere provvedimenti straordinari per fare in modo che, oltre ai servizi essenziali a beneficio degli italiani residenti all’estero, siano garantiti anche i diritti politici, senza i quali verrebbero meno le garanzie costituzionali di cui Lei è somma espressione e custode.
Esimio Presidente Mattarella, Le chiediamo rassicurazioni immediate sulla partecipazione di tutti gli aventi diritto residenti all’estero al “referendum sulla riduzione dei parlamentari” nel pieno rispetto delle scadenze procedurali previste dalla legge 27 dicembre 2001, n. 459 e del relativo regolamento di attuazione approvato con D.P.R. 2 aprile 2003, n.104. Nel caso in cui ciò non fosse possibile Le chiediamo di intervenire per il rinvio del referendum.
Certi della Sua attenzione, signor Presidente Mattarella, La preghiamo di voler gradire l’espressione dei più fervidi sentimenti di riconoscenza e gratitudine da parte di noi sottoscritti e di coloro che rappresentiamo. Con i più vivi saluti.
 
Senatore Claudio Micheloni
Onorevole Gianni Farina
Onorevole Fabio Porta, Brasile
Michele Schiavone, Segr. Gen. CGIE, Svizzera
Silvana Mangione, V.seg. CGIE, Stati Uniti d’America
Pino Maggio, V.seg. CGIE, Germania
Mariano Gazzola, V.seg. CGIE, America Latina
Rodolfo Ricci, V.seg. CGIE, FIEI
Rita Blasioli, CGIE, Brasile
Alciati Silvia, Brasile
Alberto Becchi, Argentina
Gerardo Pinto, Argentina
Marcelo Romaniello, Argentina
Gabriel Puricelli, Argentina
Rucci Guglielmo, Argentina
Paglialunga Juan Carlos, Argentina
Carrara Marcelo, Argentina
Borgese Rodolfo, Argentina
Salvatore Finocchiaro, Argentina
Amelia Rossi, Argentina
Marisa Barbato, Brasile
Franco Patrignani, Brasile
Andrea Lanzi, Presidente Comites Brasile
Filomena Narducci, Uruguay
Renato Palermo, CGIE Uruguay
Nello Collevecchio, Venezuela
Antonella Pinto, Venezuela
Mario Neri, Venezuela
Paolo Valente, Perù
Nello Gargiulo, Cile
Raffaele Napolitano, Presidente Comites Belgio
Roberto Parrillo, Belgio
Pietro Lunetto, Belgio
Rino Giuliani, Italia
Massimo Angrisano, Italia
Roberto Volpini, Italia
Andrea Mantione, Olanda
Antonella Dolci, Svezia
Santo Vena, Svizzera
Salvino Testa, Svizzera
Antonio De Bitonti, Svizzera
Nella Sempio, Svizzera
Egidio Stigliano, Principato del Liechtenstein
Valeria Zimotti, Svizzera
Domenico Micieli, Svizzera
Edith Pichler, Germania
Paolo Brullo, Germania
Maurella Carbone, Germania
Federico Quadrelli, Germania
Giuseppe Scigliano, Germania
Luigi Cavallo, Germania
Bruno Di Biase, Australia
Frank Barbaro, Australia
Franco Papandrea, Australia
Sandro Frattini, Tunisia
Fabio Ghia, Tunisia
Rocco Di Trolio, Canada
Franco Papandrea, Australia

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