Scomparso a Roma Loris Atti, esempio di impegno politico e civile, tra i fondatori della Filef

E’ morto lo scorso 21 settembre a Roma, all’età di 93 anni, Loris Atti, uno dei fondatori della Filef e per molti anni presidente della Filef Germania.

Loris era nato a Bologna nel 1932. Operaio, militante e dirigente comunista era emigrato in Svizzera nella seconda metà degli anni ’50; qui fu segretario della Colonia libera di Basilea fino al 1963, quando subì l’espulsione per la sua attività politica.

Successivamente si trasferì in Germania, a Stoccarda, operaio specializzato alla Bosch e tra i fondatori dell’Arces, che è stata una delle più grandi e attive associazioni italiane. Tra la fine degli anni ’60 e gli anni ’70 fu anche uno dei principali organizzatori e dirigenti della rete del PCI nel Baden-Wuertenberg e in Germania.

Negli anni ’80 e ’90 ricoprì l’incarico di presidente del Coemit e successivamente del Comites di Stoccarda, poi dell’Intercoascit, la struttura che si occupava dell’integrazione scolastica dei figli degli italiani, a cui dedicò gran parte del suo impegno, in particolare per evitare che le carenze linguistiche dei più giovani nella conoscenza della lingua tedesca causassero il loro spostamento nelle “classi differenziali” (Sonderschulen), che erano inizialmente riservate a giovani con handicap e che diventarono invece l’approdo per decine di migliaia di giovani italiani e stranieri.

Loris Atti fece parte del gruppo di militanti che organizzò la presenza del PCI tra gli emigrati in Europa e seguì successivamente quella che veniva definita l’attività “di massa” unitaria e associativa nella Filef, collaborando direttamente con Carlo Levi, Paolo Cinanni, Gaetano Volpe, Claudio Cianca ed altri fondatori.

Per oltre mezzo secolo Loris ha profuso il suo impegno per i migranti italiani e le loro famiglie. A lui va il nostro ringraziamento e il nostro riconoscimento.

La Filef nazionale esprime alla moglie Irene e alla famiglia le proprie sentite condoglianze.

 

Presidenza Filef nazionale