La giornata del rifugiato ambientale

La Filef Basilicata insieme al WWF Potenza e Aree Interne ha organizzato per il giorno del rifugiato, una giornata di riflessione sul “Rifugiato ambientale”. La scelta del tema è scaturito dalla necessità di dover mettere in evidenza un fenomeno migrazionale complesso ed articolato che direttamente investe l’essere umano ed il proprio ecosistema socioeconomico in relazione con le politiche di sviluppo e di modernizzazione.

Nella Convenzione di Ginevra, la categoria di Rifugiato Ambientale non esiste; pertanto diventa anche difficile poter classificare la dimensione del fenomeno. In Europa, soltanto la Svezia e la Finlandia riconoscono tale forma di migrazione.

Il fenomeno specifico è certamente la conseguenza di politiche di sviluppo che pensano soltanto al profitto ed allo sfruttamento irresponsabile di risorse energetiche che determinano impatti sociali ed ambientali devastanti non solo sui territori ma nelle altre dimensioni dei fattori ambientali quali l’acqua e l’aria. È un fenomeno che è certamente causate da uno sviluppo squilibrato, incapace di definire azioni di sostenibilità dei contesti e dei territori. Il rifugiato ambientale è anche colui che lascia la propria terra per disastri naturali quale può essere un terremoto o un’alluvione sempre più frequenti.

Il fenomeno negli ultimi anni è aumentato. Si pensa che nel solo 2015, sono emigrati per motivi ambientali oltre 25 milioni di persone. Il fenomeno si caratterizza soprattutto come una emigrazione interna (soprattutto per individuare un ecosistema più adatta per la vivibilità personale). Le persone che emigrano all’estero sono quelle che hanno più possibilità economiche e che vivono in un paese con un tasso di sviluppo più elevati. I migranti ambientali sono più presenti nei paesi dell’Est asiatico e del Pacifico in cui si avvertono di più le conseguenze del cambiamento del clima o nell’area del corno d’Africa per gli effetti della desertificazione.

È necessario quindi prendere consapevolezza del fenomeno e della sua rilevanza a livello mondiale. Si comprende che soltanto con un modello di sviluppo alternativo nella gestione delle risorse economiche e naturali e delle produzioni è possibile invertire le dimensioni del fenomeno. Soltanto con una maggiore consapevolezza ecologica degli Stati e dei loro modelli di sviluppo alternativi a quelli attuali, è possibile anche far diminuire il fenomeno delle migrazioni ecologiche.

L’iniziativa del 20 ( Giornata Mondiale del Rifugiato) è un primo momento di riflessione con interventi e testimonianze sulla tematica su cui le associazioni organizzatrici si ripropongono di ritornare in futuro con ulteriori approfondimenti e sarà accompagnata dalla proiezione del docufilm “This Changes Everything “ . Il filmato, tratto dall’omonimo libro di Naomi Klein è il primo appuntamento della rassegna cinematografica Oasi-Cinema – cinema dell’ambiente curata dall’associazione di promozione sociale zer0971 presso il birrificio artigianale Br’hant in contrada Dragonara a Potenza .
Potenza 16 giugno 2017
Filef Basilicata – WWF Potenza

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