E’ uscita recentemente recentemente nel N.12-2022 di SCHERMI – Storie e Culture del Cinema e dei media in Italia (Università degli Studi di Milano Dipartimento di Beni culturali e ambientali – schermi@unimi.it) fa una importante ricerca di Morena la Barba e Mattia Lento sul cinema e le diaspora italiana in particolare in Svizzera. Si tratta di un volume che anche attraverso una serie di riflessioni e interviste dirette a protagonisti dell’associazionismo (Colonie Libere), da’ conto dell’avvicinamento e dell’”uso” culturale, ricreativo e politico del cinema tra gli italiani emigrati, che si evolverà poi anche sul piano della rappresentazione diretta dell’esperienza migratoria. Il libro è scaricabile nella versione digitale a questo Link.
I PUBBLICI CINEMATOGRAFICI DELL’EMIGRAZIONE ITALIANA NEL MONDO
SOMMARIO
INTRODUZIONE: ALLA RICERCA DEI PUBBLICI DELLA DIASPORA ITALIANA, Morena La Barba e Mattia Lento
Appendici all’introduzione:
INTERVISTA A LEONARDO ZANIER, FONDATORE DEI CINECLUB DELLE COLONIE LIBERE ITALIANE IN SVIZZERA, Morena La Barba e Davide Zenier
INTERVISTA A BRUNO CANNELLOTTO (1938), EX DIRIGENTE DELLA FEDERAZIONE DELLE COLONIE LIBERE ITALIANE IN SVIZZERA E ANIMATORE DI CINECLUB, Mattia Lento e Manuela Ruggeri
TRASCRIZIONE DEL SERVIZIO DELLA TRASMISSIONE ANTENNE DEL 18 DICEMBRE 1964 (SRF – SCHWEIZER RADIO UND FERNSEHEN)
UN CINEMA «FUORUSCITO». ESULI ITALIANI IN FRANCIA E RICEZIONE DEL NEOREALISMO (1945-1950), Enrico Gheller
«PUTTING ITALY BACK ON THE MAP». DIASPORIC CINEMA AUDIENCES IN POST-WAR SYDNEY, Adrienne Tuart
«SOPHIA IS THERE. SHE IS GOING TO HELP YOU», Antonio Salmeri e Sabine Schrader
Fuori campo
GLI ACCORDI ANICA-MPEA E L’IMPIEGO DEI CAPITALI AMERICANI NEL NOSTRO CINEMA / PARTE 1 I PRIMI DUE ACCORDI E LA PROMOZIONE DEL CINEMA ITALIANO ALL’ESTERO, Federico di Chio
Dall’introduzione di Morena La barba e Mattia Lento
“Il nostro interesse per i pubblici della diaspora italiana nasce a partire da esperienze pluriennali di ricerca sui rapporti tra migrazione italiana e cultura cinematografica in Svizzera. La grande disponibilità di fonti storiche ha reso possibile approfondire il tema specifico del pubblico migrante. Nel contesto dei nostri progetti questa prospettiva di ricerca ci è sembrata la più interessante, soprattutto in un’ottica comparativa e transnazionale – secondo la lezione di Donna Gabaccia. Il confronto con indagini in parte simili, relative ad altri contesti cinematografici nazionali, ci ha portato a considerare l’emigrazione italiana in Svizzera come parte di una diaspora globale. In rapporto all’emigrazione italiana, il termine “diaspora” per Donna Gabaccia ha infatti un valore euristico, poiché permette di focalizzare l’attenzione sulla circolarità del processo migratorio, sul suo carattere globale e transnazionale, sull’influenza che esso ha avuto sulla cultura e le identità umane e sull’evoluzione delle collettività. La nostra proposta per la rivista «Schermi» si apre quindi alla possibilità di considerare la diaspora dei pubblici di origine italiana nel mondo, conoscere nuovi contesti e nuove prospettive di ricerca sull’argomento, ampliare ulteriormente le possibilità di comparazione tra aree regionali, nazionali o transnazionali e valutare nuove metodologie di ricerca dei rapporti tra migrazione, diaspore e media.”
Morena La Barba ha cominciato a interessarsi ai rapporti tra cinema e migrazione italiana a partire dal 1998 e nel 2016 ha portato a termine un dottorato di ricerca in Sociologia dal titolo Le cinéma et la migration italienne dans la Suisse des Trente Glorieuses. Histoires, mémoires, utopies.
Mattia Lento si è occupato sistematicamente dei rapporti tra cinema svizzero e migrazione italiana a partire dal 2015, quando ha iniziato il suo progetto di ricerca postdoc intitolato Swiss Cinema, Italian Diaspora and Politics in a Transnational Perspective, Programma Postdoc Mobility del Fondo nazionale svizzero per la Ricerca scientifica (2015-2018) svolto presso le università di Oxford, Westminster, Innsbruck e Losanna.