Il Presidente dell’Intercumites della Svizzera e i responsabili dei Comites di Ginevra, Losanna, Basilea, Zurigo e San Gallo hanno scritto ai parlamentari italiani eletti all’estero, ai Consiglieri del CGIE, all’ambasciata italiana a Berna e agli organi di stampa italiani all’estero, la seguente missiva concernente le difficoltà crescenti degli Enti gestori dei corsi di Lingua e Cultura italiana a seguito degli effetti della circolare Maeci n.4/2022 (in particolare dell’art. 1, comma 3 della stessa) la cui applicazione ha già portato alla chiusura di due Enti gestori in Svizzera.
Nella nota, gli scriventi chiedono la modifica dell’Art.1 comma 3 ripristinando le norme presenti nel Decreto attuativo 4815/0256 del 14 marzo 2022 e segnalando la necessità altre opportune modifiche, come quelle riferite ai cambi tra Euro e Franco Svizzero.
Di seguito il testo della lettera.
Ai Parlamentari all’estero,
Ai Consiglieri del CGIE
Per informazione
Ambasciata Berna
alla Stampa italiana all’estero
Oggetto: circolare 4/2022 , Enti gestori, corsi di lingua e cultura italiana
Considerando che:
1. Con l’introduzione della Circolare 4/2022 il criterio di assegnazione dei contributi agli enti gestori dei corsi di lingua e cultura italiana è stato modificato passando da una “logica di bilancio”, che consisteva ad assegnare l’80% del contributo all’inizio dei corsi e il saldo alla fine dell’anno scorso in base al preventivo , ad una “logica di progetto”, che consiste ad assegnare il saldo del 30% solo qualche mese dopo la fine dell’anno scolastico e dell’avvenuta rendicontazione. Tale innovazione ha messo in difficoltà gli Enti gestori della Confederazione. Alla fine dell’anno scolastico 2021/2022 sono falliti due Enti gestori, precisamente a San Gallo e a Berna e di conseguenza una riduzione dei corsi di lingua e del numero degli alunni. Secondo il nostro parere si dovrebbe modificare l’art.1 comma 3 e inviare agli Enti Gestori l’anticipo del contributo riconosciuto per il nuovo progetto, senza dover attendere i
controlli sul rendiconto del progetto precedente, altrimenti l’Ente Gestore non è in grado di programmare il nuovo anno scolastico. L’attesa per la seconda tranche del contributo, e in particolare il saldo del 30% solo dopo avvenuta rendicontazione, obbligano l’Ente ad anticipare continuamente una quota rilevante dei costi del progetto, determinando una situazione di difficile liquidità e conseguente rischio di chiusura per l’Ente stesso.
2. Il contributo finanziario delle famiglie dei Corsi gestiti dagli Enti è attualmente solo su base volontaria mentre le famiglie degli alunni dei Corsi ministeriali, secondo la normativa vigente, ne sono esentate creando incomprensioni tali da indurre molti a non versare nessun contributo.
3. La fluttuazione del tasso di cambio euro/franco svizzero è un fattore che condiziona fortemente le attività degli Enti gestori, che hanno sottolineato come su di loro ricada interamente il rischio di perdita in caso di cambio sfavorevole tra il momento in cui viene presentato il progetto e quello in cui l’Ente riceve il contributo ministeriale (un lasso temporale che può arrivare sino a due anni). In caso di cambio favorevole, il progetto presenterà un saldo attivo che il MAECI recupererà.
4. La piattaforma “Spaggiari” adottata dalla Ambasciata e rete consolare in Svizzera per la gestione dei data base dei corsi e le iscrizioni online sta creando molte difficoltà all’autonomia gestionale degli Enti.
I presidenti dei Comites della Svizzera, riunitosi in videoconferenza il 28 maggio 24, propongono/chiedono, al CGIE e ai parlamentari eletti all’estero:
1. di ripristinare le quote delle tranche cosi come individuate dal Decreto attuativo 4815/0256 del 14 marzo 2022, mantenendo il criterio che l’anticipo possa essere erogato al momento della presentazione del consuntivo precedente (e non al momento della sua approvazione):
– Anticipo 40% dopo la presentazione del consuntivo precedente
– Secondo anticipo 50% dopo la presentazione del rendiconto intermedio
– 10% a saldo ;
– Il riconoscimento di tutte le spese per oneri e assicurazioni sociali previsti dalla legislazione locale.
2. l’obbligo del contributo delle famiglie dei Corsi di lingua e cultura gestiti dagli Enti e dal Ministero.
3. il MAECI prenda a suo carico la differenza di fluttuazione del tasso di cambio sia positivo che negativo.
4. la cogestione con gli Enti gestori della piattaforma “Spiaggiari”.
Cordiali saluti.
Per l’Intercomites della Svizzera
Il Coordinatore Intercomites
Michele Scala
comites.losanna@qmail.com
I Comites della Svizzera: Ginevra, Losanna, Basilea, Zurigo, San Gallo.