L’EDITORIALE DI FRANK BARBARO
COVID-19 riscopre i contanti
L’attuale pandemia ha messo in luce in modo drammatico molte delle carenze dell’economia di mercato.
Per coloro che già prestavano attenzione a questi argomenti le carenze erano evidenti da tempo e le tendenze innegabili.
I segnali chiave di questa preoccupante situazione globale includevano una crescita stagnante, una disoccupazione ostinata e in aumento, alti livelli di indebitamento nella sfera pubblica e personale, difficoltà di finanziamento dei servizi sociali essenziali, disuguaglianze radicate e crescenti e costi incombenti del mercato causati dal cambiamento climatico.
Tuttavia, la pandemia ha anche messo a nudo la quantità inimmaginabile di capitale detenuto dalle istituzioni finanziarie e dagli ultra ricchi.
Organismi influenti come il Fondo monetario internazionale, la Banca mondiale e la Banca centrale europea sono stati in prima linea nel fornire denaro per sostenere l’economia di mercato.
Nel suo discorso al Forum per la pace di Parigi il 12 novembre del 2020, l’amministratore delegato del FMI Kristalina Georgieva ha espresso il valore combinato dell’azione sincronizzata dei governi e delle banche centrali per “mettere un pavimento all’economia mondiale”:12 trilioni di dollari.
È probabile che tale importo aumenti, dato che il mondo finanziario esorta i governi a continuare a spendere per tutto il tempo necessario a sostenere l’economia di mercato.
Ci sono una serie di problemi inerenti a questo approccio che sono mascherati dalla confluenza della pandemia con, nelle parole del FMI, la “peggiore recessione dalla Grande Depressione”.
Uno di questi è che la pandemia non passerà se non grazie ad un vaccino, quindi attraverso progressi nei trattamenti medici e nei servizi sanitari, pratiche sociali difensive e preventive e immunità naturale.
L’altro è che l’economia di mercato aveva prodotto quest’ultima recessione globale, che era all’orizzonte prima della pandemia, e che probabilmente peggiorerà data la rivoluzione profonda e in gran parte nascosta dall’uso dirompente di computer, Internet e sistemi basati sull’intelligenza artificiale e processi.
***
COVID-19 uncovers the cash
The current pandemic has dramatically exposed many of the market economy’s shortcomings.
For those paying attention to these matters the shortcomings had been evident for a long time and the trends undeniable.
Key signs of this worrying global situation included stagnating growth, stubborn and increasing unemployment, high levels of indebtedness in the public and personal spheres, difficulties of funding essential social services, entrenched and growing inequality and looming costs of market made climate change.
However, the pandemic has also exposed the unimaginable amount of capital that is held by financial institutions and the ultra rich.
Influential bodies like the International Monetary Fund, World Bank and the European Central Bank have been at the forefront of providing money to support the market economy.
In her address to the 2020 Paris Peace Forum in November 12 the IMF’s Managing Director Kristalina Georgieva put the combined value of the synchronized action by governments and central banks to ‘put a floor under the world economy’ at $12 trillion.
That amount is likely to increase with the financial world urging governments to continue spending as long as necessary to support the market economy.
There are a number of inherent problems in this approach that are masked by the confluence of the pandemic with, in the words of the IMF, the ‘worst recession since the Great Depression’.
One is that the pandemic will pass if not through a vaccine then through advancements in medical treatments and health services, defensive and preventative social practices and natural immunity.
The other is that the market economy had produced this latest global recession, that was on the horizon before the pandemic, and which is likely to worsen given the profound and largely hidden revolution from deeply disruptive applications of computer, internet and artificial intelligence-based systems and processes.